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Noas de Importu mannu | News

Sardigna Scida! Bring the Noize!
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venerdì 3 febbraio 2012
Ogni giorno passo davanti alla sede della Caritas nel Paese dove vivo ed ogni giorno vedo sempre più' gente. Una volta si notava qualche famiglia di immigrati stranieri che aspettavano di mattina presto l'apertura.
Oggi invece quello che i miei occhi vedono sono fratelli e sorelle sarde che hanno bisogno di un aiuto.
La Sardegna è quindi sempre piu' povera e tanta gente non riesce letteralmente a mangiare oppure a vestirsi.
Alcuni stanno dall'altro lato della strada, parlano tra loro oppure siedono in un gradino in attesa, quasi facendo finta di nulla. In silenzio con i loro sguardi
bassi quasi rassegnati.   Nei paesi, nelle Bidde, spesso la povertà è vissuta spesso con imbarazzo.



Le voci circolano, i pettegolezzi tagliano come lamette. Castia ma cussu ma no est su fillu de... sa filla de... ( guarda quello non è il figlio di.. la figlia di.. ).
Molte famiglie vivono questo disagio, famiglie che magari prima riuscivano a sopravvivere e che oggi scivolano sempre piu' in basso.  I Comuni fanno quel che possono anche perché i Tagli si sono abbattuti come una scure su piccoli e grandi centri della nostra isola. Qualcuno riesce a lavorare qualche mese ripulendo un po' le strade e le vie. Anche accettare questi lavori saltuari spesso è avvilente " perché la gente poi parla...".
Il povero diventa sempre piu' povero ed il ricco diventa solo un po' meno ricco. Negli sguardi di questa gente c'è anche rabbia, confusione voglia di riscatto. Escono la mattina presto quando ancora le vie sono deserte.
E come se volessero vivere con dignità, la loro povertà imposta da questo sistema marcio. In paese la fila si fa sempre piu' lunga.

Nel paese dove vivo la Caritas ha due banche vicine, una proprio davanti ed una affianco. Dobbiamo tutti riflettere e cominciare a capire che il nostro popolo puo' veramente riscattarsi, possiamo ribaltare questa situazione, ritrovare una nostra rinascita.
La nostra è una terra, una nazione che deve ritrovare la Felicità, la Vita. Essere poveri non è una vergogna, cercare una mano d'aiuto non è una vergogna.
Chi dovrebbe provare una profonda Vergogna sono quei politicanti che noi/voi sardi hanno sempre votato e messo lì a dirigere il nulla, sono quei speculatori che vengono qui a rubarci il vento, il sole per vendersi l'energia pulita che potremmo produrre noi. Vergogna per chi sfrutta le persone che hanno bisogno di lavorare.
Ecco credo che i nostri nuovi poveri abbiano piu' dignità di questi signori che devastano la nostra terra sarda.
Sono passato davanti alla caritas anche questa mattina, mi sono fermato davanti alle strisce pedonali, una signora anziana ha attraversato lentamente. Ci siamo guardati e ci siamo sorrisi.

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