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Noas de Importu mannu | News

Sardigna Scida! Bring the Noize!
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giovedì 12 gennaio 2012

Che siamo dipendenti dai prodotti petrolchimici questo si sa, come del resto sappiamo quanto sia d'obbligo usare l'auto per spostarsi in Sardegna dove i mezzi pubblici e la rete di trasporti è inefficiente, detto
in altre parole, fa  letteralmente schifo.
Dai treni ai bus poco fruibili e vecchi passando per strade che spesso sono pericolose, poco illuminate o in preda a  lavori infiniti, la nostra isola è messa male.
Ormai pronunciare la frase "mi faccia il pieno" è diventato
un lusso. Poco importa se la Sardegna Ospita la Saras. Questo eco.mostro  con una capacità di lavorazione di 300.000 barili al giorno,
che rappresenta il 15% della capacità di raffinazione in Italia.
dati del 2006, un fatturato consolidato di circa 6 miliardi di Euro  ed un utile netto consolidato di circa 395,4 milioni di Euro.
In tutto cio' ci chiediamo dove vengono versate le tasse e quindi le accise che derivano da questa ingente produzione ?
il 60% del costo della benzina sono Tasse anzi vecchie e logore tasse ancora in vigore dopo decenni.
Un ottimo modo per tutti i governi italici per farci pagare la crisi centesimo dopo centesimo.
Ci fottono i centesimi come dei ladri di caramelle. Milioni di cents fanno soldi.
Aggiungiamo il dato che in Sardegna paghiamo in media il 20% in più su tutte le nostre attività produttive per il Gap infrastrutturale , continuità territoriale inesistente non certo colmabile con 30 euro di sconto sul volo o con la buffonata della flotta sarda finta.


Nella nostra terra quindi producono carburanti e come omaggio ci lasciano un territorio devastato, paghiamo tasse e il 20% in piu' ed ora ci rinfilano la "benza" a peso d'oro.

Tutto questo causa problemi non solo sotto l'aspetto lavorativo a chi usa i mezzi commerciali, e parlo
di piccole medie imprese già al collasso ma determina anche una immobilità generale.
Un ragazzo precario, un disoccupato , un cassintegrato si fa bene i conti prima di andare a trovare un amico
da cagliari a sassari o prima di raggiungere una paese dove si farà un bel concerto o manifestazione culturale.

Io non sono certo un tecnico e neanche un esperto ma qualche proposta si puo' fare e si puo' realizzare.

> più mezzi pubblici efficenti elettrici o a gas che possano
collegare i principali paesi

> Con i soldi delle accise Migliorare le infrastrutture come piste ciclabili e percorsi stradali che siano ben progettati e idonei ad una viabilità sostenibile. 

> sensibilizzare i sardi tramite campagne istituzionali a non prendere l'auto per fare 200 metri 

> incentivare l'uso della bicicletta, bici elettriche o scooter elettrici. 

> incentivare seriamente l'uso di impianti gpl nelle auto ancora troppo cari per tanti che non se lo possono permettere.  

Tutto questo se avessimo la sovranità dovuta porterebbe ricchezza economica, ambiente più' pulito ed una maggiore mobilità.
Parlano tanto di mobilità del lavoro. Prendiamo il caso di una laureata che con un contratto da 900/1000 euro al mese deve farsi ogni giorno 100 chilometri per raggiungere il suo posto di lavoro deve pagarsi la
trasferta e togliersi 300 euro minimo al mese di benzina.
Questo è lo sviluppo proposto a noi sardi dai governi italici che continuiamo a sostenere.

Eppure basterebbe che un popolo intero bloccasse per una settimana tutta l'isola buttando le chiavi delle auto al cesso per ribellarci civilmente a questo ennesimo furto.  Invece continuiamo a pagare come ebeti.

Spero che queste righe siano uno spunto per una nuova riflessione visto che l'embargo economico a cui siamo sottoposti è sempre piu' devastante. Le soluzioni esistono, le idee e le proposte non mancano ma finché saremo governati da questi politicanti sardi  gestiti dalle segreterie italiane non vedo un futuro brillante.

beh crappitas noas..ajo a pei ! 

1 commenti:

gabrimagic ha detto...

condivido appieno il tuo articolo...però penso che dovresti vederla anche da un altro punto di vista: il gestore.
Il mio ragazzo ha un distributore, con l'aumento della benzina il suo guadagno è diminuito proporzionalmente;
Il guadagno è al litro e non al prezzo della benzina, quindi quando il prezzo si abbassa la gente mette "piu' litri" quando è cara, si mette 5, 10 o max 20 euro..
Penso che invece una valida proposta sia quella di abbassare notevolmente il prezzo del carburante (esattamente come fanno al confine...)dato che a milano c'è lo stesso prezzo che c'è a pula benchè noi abbiuamo la saras, togliere accise e tasse che non c'entrano assolutamente nulla e per giunta vecchie e di guerre non + esistenti...
Ottimo articolo, insisti...