In questi giorni impazza sui quotidiani, sui social network
il tornado mediatico che ha travolto il comico italiano Paolo Villaggio, ed il conduttore e brillante giornalista Oliviero beah. Paolo Villaggio è uno degli attori italiani piu' capaci tra l'altro autore anche di una canzone di De Andrè di cui era un grande amico. E poi,  Fantozzi lo abbiamo amato tutti no ?
Paolo Villaggio, che oggi chiede scusa pubblicamente come del resto ha fatto Oliviero Beha,ha detto una cazzata. Chiamatela come volete, leggerezza,
battuta infelice, pessima figura di merda, stronzata colossale. Possiamo anche metterlo al muro e proporre la sua lapidazione o se volete lo fuciliamo.







Da sardo sono stato anche io infastidito e credo che giustamente il nostro popolo si sia sentito in qualche modo offeso. Più' che altro dal silenzio in quello studio.  Ma ora che il peggio è passato assistiamo ad una triste vetrina di autori, politici, artisti, politicanti, opinionisti più' o meno accreditati, professori e saltimbanco.
Le istituzioni sarde, incapaci sempre di piu' di gestire la nostra terra, si sono sollevate in un coro di proteste e proclami.
Posso affermare che sicuramente il popolo sardo non si accoppia con le pecore, con le pecore ci lavora ed anche sodo. Posso anche però, a questo punto, sentirmi offeso come sardo dagli stessi sardi.

Noi sardi che non ci solleviamo per nulla quando ci rinfilano industrie fallite, noi sardi che non ci siamo fatti sentire quando hanno pestato i pastori a Civitavecchia, quel giorno trattati come pecore. Mi chiedo perché non ho letto altrettanta indignazione pubblica da parte di alcuni aitanti scrittori, politici e vip-intellettualoidi dell'ultima ora intervistati per la passerella sui nostri giornali.

Noi sardi non sodomizziamo pecore ma veniamo sodomizzati semmai spesso da questo sistema marcio che continuiamo ad appoggiare, complici quindi nel nostro soccombere, godiamo sventolando tricolori che vanno così di moda.
Per carità non parlo di tutto il nostro popolo perchè c'è tanta gente che si è mobilitata per cose ben piu' gravi.
Facciamoci un bell'esame di coscienza, tutti quanti.

Siamo stati offesi da Villaggio invece non siamo stati offesi da chi ha versato merda e catrame nel nostro mare la scorsa estate, non ci siamo offesi per come vengono trattati i nostri operai ed i nostri disoccupati. Non ci siamo offesi tanto manco quando chiudono le aziende distrutte e qualcuno muore, non ci siamo offesi così tanto quando operai morivano alla Saras, e mentre uomini e donne , bambini muoiono a Quirra.
Voglio fare una provocazione netta. Forse i fantozzi siamo tutti noi oppure forse ci vuole una riflessione profonda e probabile che questa squallida battuta sia l'occasione per farlo.

Siamo balenti, orgogliosi, fieri, siamo molto "sardi" , amiamo la nostra terra forse solo quando ci sentiamo offesi in Televisione. Ma non ci ricordiamo allora di come la rai non dia mai alcune notizie tragiche riguardanti la nostra terra, di problemi enormi, di una crisi profonda che attraversiamo causa la nostra inesistente soberania, sovranità.

Siamo ancora schiavi, servi muti, nel buio dell'urna, ci si vende per una promessa, ci si svende per disperazione. Ci si indigna e si va a Roma quasi a chiedere elemosina. Io sono profondamente offeso da tutto questo come uomo, come cittadino, come artista.

Questa rabbia tiratela fuori anche per tutto quello che stiamo subendo, questa rabbia tiratela fuori per la nostra terra, per il nostro mare, per i nostri boschi e le nostre montagne inquinate; Custu febi tiratelo fuori anche per 75.000 aziende sull'orlo del lastrico, per i 500 operai Alcoa licenziati, per i pastori che
non possono piu' mandare avanti le loro attività, per Una donna rapita che non torna e di cui la Rai poco si interessa, per i nostri figli che non hanno un futuro davanti.

caro Fantozzi, cara merdaccia io ti perdono, la prossima volta pensaci bene a dire cazzate simili ma grazie per lo spunto interessante che hai dato e mi sembra di sentire la sua voce impastata " come è umano lei..."

Quilo / sa razza